Patagonia Coast To Coast

La panadería di Tolhuin

Di
Paolo Pagni
-
23/12/2016

33° giorno di viaggio 21 dicembre PATAGONIA COAST TO COAST appunti in viaggio di Paolo Pagni da Rio Grande a Tolhuin

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La Panaderia la Union di Emilio Francisco a Tolhuin

Questa mattina mi sono svegliato alle 5:00 esatte, la luce entrava dalla finestra di lato sopra la mia testa. Qui le giornate sono lunghissime, fa giorno alle 4:30 e anche se il sole tramonta alle 22:00 c’è luce fin quasi a mezzanotte.
Apro la tenda perché sento uno strano rumore e infatti piove… Male, molto male!
Ushuaia si allontana. Mentre Enrico russa con la sua cadenza perfetta ed  impeccabile di un cavaliere errante, nella piccola camera di 12 metri quadri, cerco di ascoltare la pioggia e spero, visto dove siamo, che tra un’oretta il clima sia cambiato.
Infatti dopo el desayuno il tempo migliora: minaccia di nevicare, ma intanto ha smesso di piovere…
Ci lasciamo trasportare ancora a sud “tanto è lì che bisogna andare” per il penultimo giorno, direzione Tolhuin, paese sconosciuto da tutti, da GARMIN, google Maps e quant’altro. L’unica cosa che appare in mezzo al niente è una panaderia, che sappiamo ospita ciclisti di passaggio gratuitamente.


Circa 115 km ci dividono da Tolhuin; la giornata piano piano prende forma, la temperatura diventa più gradevole, alla partenza erano solo 8 gradi.


Mi ricordo ancora la premessa del buon Hugo, l’amico del pick-up di San Antonio Oeste, 2000 km fa quando attraversammo il fiume Negro: “guarda per l’ultima volta il verde degli alberi, prima di rivederli passerà tanto tempo”. Lì per lì non ci feci neanche caso, ma poi con il tempo ho capito cosa intendeva. Oggi li abbiamo rivisti gli alberi, prima molto radi, poi scendendo a sud man man si infittivano, fino ad arrivare ad essere una foresta vera e propria.

Migliaia di alberi che, dopo più di 2000 chilometri, anche se vecchi e secchi ci mostrano la loro bellezza e forza. Alberi strani, sembrano essere secchi e quasi tetri e teatrali, il legno consumato dal tempo, secco ma ancora con un filo di vita, con una chioma di foglie allungate simile a muschio, che ricordano i capelli grigi e consumati di un vecchio e che penzolano giù dai rami secchi.  Prima di arrivare a Tolhuin avvistiamo la prima neve sulle punte delle montagne.
Un pò di informazioni per arrivare alla famosa panadería e poi la sorpresa: tre letti di cui due a castello, marci, in una stanza sporca e fredda, letti sfondati e materassi di un colore sicuramente non invitante, ringraziamo e ce ne andiamo a cercare, rapidamente, un’altra soluzione.

Panaderia la Union di Emilio Francisco a Tolhuin
Panaderia la Union di Emilio Francisco a Tolhuin, in mezzo al nulla come Tolhuin del resto… Un paese di frontiera, selvaggio, stranissimo che non riesci a capire, distante 100 km da tutto ma pieno di gente, le cavaña piene di gente, i ristoranti pieni e soprattutto La Panadería, che apre la mattina alle 6:00 e chiude alle 2:00 di notte. Panaderia piena di dolcetti, paste, panini, ma soprattutto piena di gente.E’ tutto il giorno che cerco di dare un senso a questo paese, ma non ci riesco; alla fine va bene così, non sempre le domande devono avere risposte, sennò il senso ciclico della vita con una semplice risposta finirebbe…

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Ciao! Sono Paolo
Made in Italy - Toscano DOC

Classe 1969. Cicloturista e Maratoneta per passione. CEO di cicloturismo.it, cicloturismo.com, gravel.it e granfondo.it . In questo blog vi racconterò le mie esperienze legate allo sport. Spazieremo dai viaggi in mountain bike in tutto il mondo agli eventi nazionali ed internazionali cui ho partecipato o organizzato.