1° Tappa : Santiago de Cuba – Mangos de Baragua

E’ Il 22 ottobre e finalmente si parte, ma un’avventura non lo è fino in fondo se non è condita da qualche imprevisto.
Il nostro percorso è rallentato da una serie di eventi inattesi, che ci portano ad arrivare al punto di partenza del nostro viaggio solo due giorni dopo, il 24 ottobre.
Una volta atterrati a L’Avana, montiamo su un aeromobile da venti posti, che non consiglieresti a nessuno, ed arriviamo, dopo due ore di volo, nel piccolo aeroporto di Santiago.
Sono le 14.00 e fuori dall’aereo ci accoglie un caldo umido infernale. Siamo in ritardo, quindi recuperiamo le borse e il pacco con le bici ed iniziamo subito ad assemblarle. Dopo 30 minuti stiamo già pedalando attraverso la caotica Santiago, tra una serie di salite e discese che non ci aspettavamo e che rallentano la marcia. Usciti dalla città tutto diventa più lineare e puntiamo dritti verso Mangos de Baraguà.
Pedaliamo per quattro ore e mezza, affrontando un dislivello totale in salita di 517 mt, per una lunghezza di 88 km, fino ad arrivare a questo piccolo e povero villaggio quando ormai è già buio. Lì ci attende una brutta sorpresa: siamo i primi turisti che si siano mai fermati in quel posto e di conseguenza non c’è la minima struttura ricettiva che possa accoglierci per la notte. Fortunatamente un ragazzo prende a cuore la nostra situazione e dopo un’ora e mezza di trattative riesce a farci ospitare in una casa.
Mai in vita nostra abbiamo dormito in un posto del genere: una minuscola dimora senza acqua corrente, con un’illuminazione precaria e un bagno che non sto a descrivere, ma possiamo solo ringraziare per il tetto che ci hanno offerto ed adeguarci.
Il ragazzo si offre anche di farci da vigilantes per tutta la notte, perchè a suo dire, le nostre bici hanno attirato l’attenzione di troppa gente. Sprangate porte e finestre, ci corichiamo per una notte che si rivelerà insonne.

Mangos de Baragua